Volevo condividere con voi una mia personale top five dei film piu belli o comunque quelli che mi hanno trasmesso incredibili emozioni..
1°- Nuovo cinema paradiso
Salvatore (Jacques Perrin) , regista di successo,ritorna nella "SUA sicilia" per il funerale del suo caro amico Alfredo ( Philippe Noiret) dopo trent'anni di lontananza. La memoria lo riporta agli anni della sua infanzia in cui la figura carismatica di Alfredo lo guida fino all'adolescenza,trasmettendogli l'amore per i cinema. Uno spaccato di storia e culturaa visto da una sala cinematografica, in cui il modo di consumare il cinema si è ormai perduto: quando i preti censuravano i baci e le scene più o meno erotiche e il pubblico rideva e piangeva con i film di totò e Jhon Ford: il susseguirsi dolce-amaro degli eventi crea umori e atmosfere che suscitano emozioni profonde.
Molti cineamatori potrebbero non condividere questa mia scelta di mettere al primo posto questo film. e li capisco in pieno. Nonostante un Oscar come Miglior film straniero nel 1989 questo film non rientra nelle principali classifiche cinematografiche, questo perchè non è niente di particolarmente scenico anzi;come molti, ha i suoi difetti. Tornatore, per l'ennessima volta torna a parlare della sua Sicilia, ma questa volta non è una descrizione di un mondo che non c'è piu, non è un aprire lo scatolone dei ricordi, questa volta esprime l'amore per il Cinema con semplice poesia. Emotivamente gli do il massimo tanto da meritarsi un posto nel mio cuore e sulla mia schiena.Una meravigliosa Colonna sonora di Ennio Morricone. Merita l'Oscar solo per scena finale dei "baci tagliati".
2° La 25 ora
Monty Brogan (Edward Norton) è uno spacciatore di droga ,fidanzato con Naturelle (Rosario Dawson), una ragazza portoricana. I suoi migliori amici sono Jacob ( ), un insegnante innamorato di una sua studentessa, e Frank (Barry Pepper), un agente di borsa. Monty ha anche un cane , con il quale passeggia per le strade di New York. Il padre, James ( Brian Cox), è un vigile del fuoco in pensione che pensa ai colleghi uccisi l'11 settembre.Monty è stato condannato a sette anni di carcere; dopo che la polizia in seguito ad una soffiata ha trovato nel suo appartamento molti contanti ed un chilo di eroina si appresta a vivere l'ultima sua notte di libertà in compagnia dei suoi amici e della sua fidanzata.
" La 25a ora" può essere definito come una favola metropolitana o come il primo film pensato e scritto dopo la tragedia dell'11 Settembre o come un documentario su New York realizzato da occhi arrabbiati e disillusi. Il cast, composto da professionisti affermati, è di ottimo livello. Barry Pepper e Philip Seymour Hoffman (gli amici di Francis e Jacob), Rosario Dawson ( la fidanzata Naturelle) , Brian Cox ( il padre) , tutti ruotano magnificamente interagendo con Edward Norton che conferma di essere uno ( o IL ? ) dei migliori attori della sua generazione. Probabilmente, l'ora più bella del film è l'ultima, la 25a ora per l'appunto. Quella che precede la discesa all'inferno di Brogan, quella in cui si descrive con un finale volutamente teatrale- ma è quel che serve per emozionarci un pò- ciò che avrebbe potuto essere e che invece non sarà. o no? Fenomenale il monologo di Norton allo specchio. Colonna Sonora perfetta.
Guadalcanal (Isole Salomone- Sud del Pacifico ), 1942
La compagnia di fucilieri "Charlie" dell' esercito statunitense viene mandata alla conquista di un campo d'aviazione giapponese posto in cima ad una collina dell'isola. Il gruppo di militari è guidato dal mite capitano Staros (Elias Koteas), agli ordini dell'ambizioso colonnello Tall (Nick Nolte): durante il lungo assalto alla collina si consumeranno le vicende e i tormenti interiori di un gruppo di uomini costretti a confrontarsi con i propri doveri e la follia della guerra, mentre la natura, lussureggiante e indifferente, sembra cullarli e contrapporsi alla loro logica.Tra le varie vicende, quella del soldato Witt (Jim Caviezel) che prima diserta e si rifugia tra gli indigeni melanesiani, poi ritorna nella compagnia e si sacrifica per i compagni istillando più di un dubbio nel cinico sergente Welsh ( Sean Penn), suo diretto superiore. Oppure quella del soldato Bell ( Ben Chaplin), che non sopporta la forzata lontananza dalla moglie dalla quale alla fine verrà lasciato tramite una lettera che gli annuncia il divorzio. E ancora lo scontro tra il Colonnello Tall e il Capitano Staros, che rifiuta di mandare i suoi uomini in una missione suicida e che per questo verrà sollevato dall'incarico e sostituito dal Capitano Bosche (George Clooney)
3° film del controverso e enigmatico regista Terrence Mallick, personaggio molto riservato (non concede interviste dal 1973, non vuole essere fotografato e nel suo studio non è permesso entrare nemmeno alla moglie). Malick è considerato un regista di culto nonostante in oltre trent'anni di carriera abbia diretto solo quattro film, per via della sua pignoleria maniacale. Unico pellicola di guerra in cui per 40 minuti non si sente volare uno sparo. Questo film panteista è una preghiera di fine millennio, una invocazione d'aiuto ,un poema triste, soffocato e malinconico sulle cose della natura e sulla natura delle cose, uomo compreso. Meravigliosa colonna sonora dei cori melanesiani. Di 7 nomination non vinse neanche una statuetta.
"Tra la lucidità e la follia c'è solo una sottile linea rossa".
4°- 8 e 1/2
Guido Anselmi (Marcello Mastroianni), un affermato regista di quarantatré anni, sta elaborando il suo prossimo film. Egli si trova a trascorrere un periodo di riposo in una stazione di cure termali poiché il suo spirito creativo si è inaridito e non riesce a dare una direzione chiara al suo progetto cinematografico. Sollecitato dal produttore, interrogato dai suoi assistenti e dagli attori che vogliono capire quale storia sta per raccontare, quali intenzioni vorrebbe esprimere, cerca di trovare ispirazione in una specie di bilancio generale della sua esistenza: un bilancio fatto di rapporti con personaggi reali e di fantasticherie, ricordi, sogni, che si inseriscono all'improvviso negli avvenimenti concreti delle sue giornate e delle sue notti. Dei suoi sogni fanno parte i ricordi del padre e della madre, morti, con i quali egli discorre teneramente, come con persone vicine. La paura della morte e il mistero di Dio si palesano attraverso una crisi esistenziale in cui non riesce a dare un senso al suo rapporto con gli altri e al suo passato. E tutto questo non fa che rendere consapevole quello smarrimento che egli si porta dentro da anni e che le cure della esistenza quotidiana e del lavoro avevano in parte mascherato. In un onirico affresco di immagini si alternano i personaggi di contorno: un intellettuale che cerca di interpretare in modo organico le intuizioni di Guido (rappresentato in modo ironico, continuamente ripiegato sulle sue astruse idee), la moglie con cui è da tempo in crisi affettiva (Anouk Aimèe), l'amante, un'accogliente ma frivola Sandra Milo e una donna di sogno, interpretata da un'intensa Claudia Cardinale
8 e 1/2 è considerato da molti uno dei migliori film di sempre, una delle migliori pellicole mai realizzate ed ha ispirato generazioni di registi. Fellini disse:" un misto tra una sgangherata seduta psicanalista e un disordinato esame di coscienza in un'atmosfera da limbo"
"la masturbazione di un genio" Dino Buzzati
il tentativo di un autoritratto in forma fantastica, il diario di bordo di un autore, un film sulla confusione e sul disordine della vita. Uno dei massimi contributi a quel rinnovamento dei modi espressivi e ala rottura della drammaturgia tradizionale ch ebbe luogo nel cinema a cavallo tra gli anni '50 e '60, rinnovamento che Fellini aveva già cominciato con La Dolce Vita. Personaggi memorabili e sequenze d'antologia. 2 oscar e 7 nastri d'argento. Registicamente perfetto. Mastroianni superiore.
5° La dolce vita
Marcello, scrittore mancato che lavora per un giornale scandalistico con la scorta di un paparazzo (fotoreporter), fa incontri ed esperienze nella Roma mondana, cinematografara e intellettuale di via Veneto e dintorni. Viaggio attraverso il disgusto, cinegiornale e affresco di una Roma raccontata come una Babilonia precristiana, affascinante e turpe. Una materia da giornale in rotocalco trasfigurata in epica. Uno spartiacque nel cinema italiano, un film-cerniera nell'itinerario felliniano con la sua costruzione ad affresco, a blocchi narrativi e retrospettivamente un film storico che interpreta con acutezza un momento nella storia d'Italia. Dopo lo scandalo ecclesiastico e politico, un successo mondiale. Lanciò, anche a livello internazionale, il termine “paparazzo”. Palma d'oro a Cannes e Oscar ai costumi di Piero Gherardi. 3 Nastri d'argento
Storica la scena della fontana di Trevi. Mastroianni e Fellini non deludono mai.
"Tu sei tutto, Sylvia! Ma lo sai che sei tutto? You are everything, everything! Tu sei la prima donna del primo giorno della creazione, sei la madre, la sorella, l'amante, l'amica, l'angelo, il diavolo, la terra, la casa..ecco cosa sei: la casa!"